Castello di Amleto o Castello di Kronborg: alla scoperta dei Castelli in Danimarca

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei castelli in Danimarca e ci dirigiamo alla volta del Castello di Kronborg, forse meglio conosciuto come il Castello di Amleto. Si, hai letto bene Amleto, esattamente dove è stata ambientata l’opera di Shakespeare.
Dalla città di Helsingor dove si trova il Castello di Kronborg approfittiamo anche per fare una visita alla vicinissima Svezia.

Il Castello di Kronborg o Castello di Amleto

Dopo un tragitto in treno durato circa 40 minuti, arriviamo a Helsingor al tanto atteso Castello di Kronborg. Conosciuto come “Castello di Amleto” è famoso anche per il suo ospite d’eccezione, che risiede nei sotterranei del castello da anni…

Il tragitto in treno è sempre compreso nella Copenaghen Card.

Usciti dalla stazione ci incamminiamo verso il castello: tempo di percorrenza a piedi meno di dieci minuti. Troviamo un castello in miniatura meta gettonata da tutti i bambini presenti. Sono talmente emozionati che non vedono l’ora di vedere il castello nel frattempo fantasticano su storie riguardanti vichinghi e pirati e forse non si immaginano l’emozione che sarà nel vederlo da vicino.

Cartolina dalla DanimarcaOltrepassiamo il tipico fossato che si trova fuori dalle mura ed eccolo, immenso, maestoso proprio davanti ai nostri occhi su una piccola collina. Rimaniamo subito affascinati e incominciamo a fare fotografie con il vento del mare che ci sbatte in faccia e che ci ricorda che non è un sogno, ma è tutto vero! Bellissime le guglie del castello che sembrano voler toccare il cielo, con quei mattoncini rossi in contrasto con il verde dell’erba.

L’esterno è davvero suggestivo e con entusiasmo ci dirigiamo verso l’entrata seguendo delle strane voci, ma cosa sta succedendo? Chi è che sta urlando?
Lui è un attore che sta interpretando alcuni versi dell’Amleto.

Cartolina dalla Danimarca

Una delle tante particolarità di questo castello è che sia all’esterno che all’interno, nei mesi estivi, troverete attori professionisti e dilettanti che interpretano scene tratte dell’Amleto di Shakespeare.

Siamo pronti ad entrare in questa fortezza rinascimentale circondata da cannoni.

Al suo interno si possono visitare stanze, saloni per banchetti, la camera da ballo più grande d’Europa, sfarzose camere da letto, oscuri labirinti, torri, sotterranei e le sue casematte. Potrai trascorrere un’intera giornata per scoprire tutto quello che questo castello offre.

Il castello fu fatto costruire dal Re Federico II tra il 1574 e il 1585 proprio nel posto dove la penisola danese è più vicina alla Danimarca. Un posto strategico per controllare eventuali attacchi nemici e per avere il controllo dello stretto marittimo.
Anche questo castello nel 1629 venne colpito da un feroce incendio che ne distrusse buona parte. Negli anni successivi Cristiano IV di Danimarca portò la fortezza al suo massimo splendore.

Perché è il castello di Amleto?

La bellezza degli arredi del castello, famoso in tutta Europa, fu di ispirazione per il grande drammaturgo William Shakespeare. L’artista inglese decise di ambientare il suo Amleto prendendo l’ispirazione proprio dal Castello di Kronborg. 

Conosci la storia di Amleto?

Amleto è il principe di Danimarca, ma per studi si trova in Germania. Farà ritorno a casa, presso il Castello di Kronborg dopo aver appreso la notizia della morte di suo padre. Appena arrivato scopre che sua madre la Regina Geltrude, si è sposata con suo zio Claudio e che quest’ultimo è salito al trono.
Amleto cade in un forte stato di shock, ma le sue condizioni peggiorano quando una notte incontrò il fantasma di suo padre che gli rivelò che ad ucciderlo fu stato suo zio. Decise di vendicarsi e per architettare un piano, decise di prendere tempo fingendo di aver perso la testa e di esser diventato pazzo, anche agli occhi della sua amata Ofelia.

“Essere o non essere questo è il dilemma”

Accecato dalla rabbia scarica un colpo di spada dietro ad una tenda pensando di trovare il Re, ma purtroppo uccide un inserviente del castello, il padre di Ofelia. Viene mandato in Inghilterra dal nuovo Re, ma approfittando di un attacco dei pirati torna in Danimarca.
Nel cimitero fuori dal castello di Kronborg, Amleto incontra un becchino in procinto di scavare una fossa e a seguire un corteo funebre. Purtroppo, la sua amata Ofelia per il gran dispiacere per la perdita della ragione del suo amore, si gettò nel fiume annegando. Amleto è affranto, distrutto e determinato più che mai a farsi giustizia.  
Laerte fratello di Ofelia vuole vendicare la morte della sorella e del padre e vuole uccidere Amleto. Il Re finge di metter pace e suggerisce ai due ragazzi di sfidarsi a duello. La spada di Laerte che trafigge Amleto è avvelenata.
Amleto prima di morire uccide Laerte e il Re nonché suo zio. La Regina beve dell’acqua da un calice contente del veleno che il Re aveva preparato per Amleto e muore.

Visitiamo il castello di Amleto

Partiamo dalle luminose e spaziose stanze reali mentre incontriamo attori che in inglese recitano gli atti del poema dell’Amleto. Attori molto disponibili, a Manuel gli hanno chiesto qualcosa in inglese che non abbiamo ben capito e Manuel ha risposto in italiano: “Essere o non essere, questo è il problema”.
Si sono messi a ridere e in inglese, per le altre persone presenti, hanno tradotto la celebre frase.

Foto ricordo nel Castello di Amleto
Cartolina dal castello di Amleto
Tra le stanze che abbiamo visitato quelle che hanno catturato la nostra attenzione sono senza dubbio le sale da ballo.

La prima chiamata “piccola sala da ballo “ può ospitare fino a 160 ospiti e per noi era immensa, prima però di vedere l’altra. Un gioiello grande 62 metri di lunghezza e larga 12 metri, è la sala da ballo più grande del Nord Europa.
La Sala da Ballo è impreziosita da una parete di finestre e dall’altra da una parete adornata di quadri e arazzi mentre al soffitto sono presenti 7 enormi lampadari. Questa sala può contenere fino a 600 invitati!
In fondo alla sala si trova un camino e un bellissimo baldacchino di seta viola con fili in oro dove il Re si sedeva.

Salone nel Castello di Amleto

Ci spostiamo nei sotterranei che a differenza delle stanze reali sono bui, stretti e particolarmente umidi. In questi luoghi, un tempo, vivevano fino ad un massimo di 350 soldati. Qua pianificavano le loro battaglie in difesa del Re e del castello tra passaggi segreti e veri e propri labirinti.

Sotterranei del Castello di Amleto

Tra questi pavimenti sconnessi, basse pareti e stretti corridoi, arriviamo alla stanza del grande Eroe dormiente, Holger il Danese, in danese “ Holger Danske”.

Holger il danese nel Castello di Amleto

Secondo un’antica leggenda questo è l’eroe del paese dalla lunga barba, seduto su una sedia con le braccia conserte, sulle ginocchia ha la spada mentre lo scudo è sul lato. Attualmente riposa e si sveglierà solo quando la Danimarca sarà in pericolo.
Bellissima statua fatta di roccia, devo dire che un po’ di suggestione la mette.

Curiosità sul nome dell’eroe danese:

Durante la Seconda Guerra mondiale, il più grande gruppo facente parte della resistenza danese si chiamava Holger Danske come il leggendario eroe.

Ci spostiamo all’esterno del castello dove i cannoni mirano verso il mare e una ben visibile bandiera indica il territorio danese. La Svezia è vicino, non troppo in lontananza si vede la costa! 

Castello di Amleto 11

Consigli

  • Consigliamo la visita di questo castello anche ai più piccoli. Sono molte le attività a loro dedicate che si svolgono all’interno;
  • Maggiori informazioni sugli orari di apertura e sui costi del biglietto li trovate QUI;
  • Con la Copenaghen Card il tragitto in treno e l’ingresso al castello sono compresi;
  • Nei mesi estivi si svolgono delle rappresentazioni del poema dell’Amleto.

Helsingborg, Svezia

Dopo la visita al Castello il nostro tour prosegue verso il porto del paese.
Ci imbarchiamo da Helsingør per Helsingborg in Svezia, città dal solito nome ma riportato in svedese. In questo tratto Danimarca e Svezia sono vicinissime, divise soltanto da 4 km di mare e 30 minuti di nave.
Con grande emozione saliamo sulla barca, prendiamo una birra vichinga “Faxe” e il resto in monetine lo aggiungiamo alla collezione di Manul che per questo è molto felice.

Castello di Amleto 12

Appena attracchiamo in Svezia, ci fanno sbarcare uno ad uno, ci controllano i documenti mentre i militari sono schierati davanti a noi con fucili puntati. Sinceramente come accoglienza non è stata il massimo. Abbiamo percepito un’aria non molto tranquilla. Premetto però che qualche mese prima purtroppo in Svezia c’era stato un grosso attentato.

Helsingborg è la nona città più grande della Svezia, qua risiede la sede internazionale dell’Ikea.

Nel passato, una fonte di ricchezza di questa città fu una tassa chiamata “Sound Dues” che tutte le navi che passavano nello stretto dovevano pagare.
Cogliamo l’occasione per fare il giro e ammirare l’edificio del Municipio in mattoncini rossi.

Castello di Amleto 13
Ci mangiamo un gelato e nel frattempo stiamo decidendo cosa fare.

Cartolina dalla DanimarcaIl programma è proseguire in treno fino a Malmo, percorso di  circa 30 minuti. Pernottare a Malmo e l’indomani tornare a Copenaghen in treno attraverso il famoso ponte Øresund o di Öresund.
E’ una tratta lunga 15,9 km che collega le città di Copenaghen e Malmö, realizzata tramite un ponte che poi diventa un tunnel sottomarino, congiunti in un’isola artificiale appositamente creata.
Anche per il paese c’erano molti militari dell’esercito che giravano armati e sinceramente non ce la siamo sentita di rimanere, così abbiamo deciso di imbarcarci per tornare in Danimarca.

Una volta arrivati al molo, vicino al Castello di Amleto, abbiamo esitato un po’ per capire cosa fare. Quando siamo arrivati alla stazione per prendere il treno, i binari erano deserti c’erano solo dei senza tetto. Corriamo subito fuori per cercare informazioni. Ci viene indicata una fermata dell’autobus e l’autobus sta partendo, l’ultimo bus della giornata.
Era pieno, ma spingendo un po’ siamo riusciti a salire. La stazione aveva chiuso poche ore prima per manutenzione!

Come sono organizzati in questi casi in Danimarca?

Per scusarsi del disagio, mentre eravamo in autobus, via via che le persone scendevano, hanno consegnato ad ognuno due bottigliette d’acqua da 250ml.

In serata siamo rientrati in albergo ed eravamo veramente stanchi. Anche se il nostro programma non era esattamente quello, siamo rimasti soddisfatti di aver visto questi magnifici posti.

Se siete in visita a Copenaghen, allora abbiamo un consiglio da leccarvi i baffi e assaggiate i
Piatti tipici danesi: prepariamo le tartine Smorrebrod di Copenaghen.

Infine, se come noi ti piacciono i castelli, allora non perderti il nostro articolo:
Tour dei castelli della Baviera: itinerario di 8 giorni on the road.

… See ya …

Ilaria

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