Carcere di Gorgona: tutte le curiosità sull’ultima Alcatraz d’Europa

Il carcere di Gorgona si trova sulla piccola Isola di Gorgona, appena 2,23kmq, nell’Arcipelago Toscano. E’ un’isola selvaggia e incontaminata dove aleggia un’aria di mistero e si respira profumo il tipico della macchia mediterranea.

Il carcere di Gorgona: colonia agricola penale dal 1869

Il carcere di Gorgona è presente sull’isola fin dal 1869. L’isola infatti è conosciuta proprio per essere una colonia penale agricola o meglio un carcere a cielo aperto, dove vige un regime di libertà e di fiducia. Oggi è l’ultima isola carcere d’Europa e in questa colonia penale agricola si trovano dai 70 ai 100 detenuti maschi e con pene definitive da scontare.
Il carcere di Gorgona è sicuramente un carcere fuori dall’usuale. Infatti, non ci sono celle e sbarre, ma soltanto mura e non si trovano alte recensioni con filo spinato, ma solo scogliere a picco sul mare e un mare blu tutt’uno con il cielo. Questo è il carcere di Gorgona che si trova a Villa Margherita, costruito su resti romani. 

I detenuti trascorrono sull’isola gli ultimi periodi della loro pena.

Questo significa che i detenuti qui non passano il loro tempo in celle. Anzi, lavorano e svolgono attività rieducative imparando un mestiere per poi essere reintrodotti nella società e nel mondo del lavoro. Il loro lavoro è regolarmente retribuito, così possono inviare denaro alle famiglie o mettere qualcosa da parte per il futuro.
In questo carcere il lavoro è fondamentale per acquisire autostima, dignità, indipendenza economica e autosufficienza. I detenuti posso muoversi in libertà solo per le ore di lavoro, ma poi devono tornare nelle loro sezioni. Infatti, il cancello delle sezioni rimane aperto durante il giorno mentre viene chiuso la notte.
Altre informazioni sul carcere di Gorgona, anche di carattere tecnico, possono essere prese direttamente dal sito del Ministero della Giustizia.

Di cosa si occupano i detenuti del carcere di Gorgona?

I detenuti possono dedicarsi a attività come per esempio l’orticoltura, il turismo sostenibile oppure la conservazione dei boschi. Non meno importante, potranno pendersi cura degli animali e perfino imparare a gestire un vigneto con l’esperienza dell’azienda Frescobaldi.
Sull’isola era presente anche un macello, ma qualche anno fa è stato chiuso perché ritenuto non educativo. “I detenuti non devono più uccidere, il macello è stato chiuso e gli animali graziati”, riportano i giornali locali.
Adesso gli animali rimasti fanno parte della fattoria e vengono utilizzati per la produzione di latte e formaggio. Enormi stalle accolgono mucche da latte, ma sono presenti anche tori, capre, pecore e galline.

Vigne coltivate sull'isola carcere di Gorgona

Quali detenuti si trovano nel carcere di Gorgona

La lontananza dalla terraferma comporta disagi, specialmente in inverno quando a causa del mare spesso mosso i collegamenti con la terraferma sono sospesi. In questi periodi di isolamento dalla terraferma, tutte le emergenze devono necessariamente essere gestite e risolte dagli stessi detenuti.

Per questo motivo la selezione dei detenuti è molto importante.

Infatti, dovranno essere scelti detenuti con alle spalle esperienze in ambito elettrico e idraulico nonché muratori, restauratori, fabbri, fornai, cuochi, operatori agricoli e anche allevatori. 
Il trasferimento si ottiene come premio di buona condotta, ma non tutti i detenuti possono essere trasferiti nel carcere di Gorgona.

Infatti, tossicodipendenti e mafiosi non possono essere trasferiti.

Gli altri detenuti invece devono rispondere ad alcuni requisiti fondamentali. Ad esempio, devono aver ricevuto una condanna definitiva e con un residuo di pena ancora da scontare non superiore a 10 anni. Non c’è invece alcun riferimento al tipo di condanna. Nel carcere di Gorgona si trovano infatti detenuti che stanno scontando condanne penali dalle più lievi alle più gravi, come l’aver compiuto un omicidio.

Come si svolge una giornata tipo di un detenuto

La giornata “tipo” di un detenuto presso il carcere di Gorgona prevede la sveglia alla mattina presto, colazione e alle 7:30 inizia il turno di lavoro che dura fino a mezzogiorno. Dopo la pausa pranzo il lavoro riprende fino alle 16.00. Finito il turno lavorativo i detenuti si possono dedicare ad attività all’interno delle sezioni come per esempio andare in palestra, in biblioteca o anche giocare a calcetto.

Curiosità sull’Isola e sul carcere di Gorgona

Ecco alcune curiosità sul carcere di Gorgona che sicuramente troverai molto interessanti:

  • Sull’isola ci sono solo 3 residenti di cui solo una persona è Gorgonese d.o.c. la Sig.ra Lucia Citti di 94 anni che vive da sola con i suoi gatti. Trascorre il suo tempo leggendo libri che le persone le spediscono;
  • Nei fondali in prossimità dalla scogliera di Cala Maestra, si trovano ancore bizantine a forma di “T”. Per l’esattezza sono 13 ancore e giacciono sul fondale in fila indiana. Forse, colti da un’improvvisa tempesta, i marinai hanno tentato di fermare la nave gettandole in mare una dietro l’altra. Sono state oggetto di molti studi anche da parte di ricercatori americani, ma non possono essere recuperate. Dopo così tanto tempo passato in acqua sono molto fragili e tentare di portarle in superficie significherebbe “sbriciolarle”;
  • Vista dalla terra ferma l’Isola di Gorgona ha le sembianze di un volto di donna. Provate ad osservarla bene. Partendo da destra si nota la fronte per poi proseguire sulle ciglia, naso, bocca, mento e collo;
Isola carcere di Gorgona vista dal traghetto
  • La strada che porta al cimitero dell’isola è chiamata “Strada dei cimiteri”. Perché usare un plurale quando sull’isola c’è un solo cimitero? In libri antichi trovati sull’Isola d’Elba, si parla della presunta presenza della popolazione araba sull’Isola di Gorgona. Questa popolazione sembra essere sparita durante un rigido inverno. Cosa strana è che nessuno ha mai trovato resti di questa popolazione;
  • Il carcere di Gorgona è stato il primo ad inaugurare i colloqui all’aperto quando nel resto d’Italia c’erano ancora i divisori. Il giorno dei colloqui è il sabato;
  • L’origine del nome “Gorgona” è molto difficile da stabilire e sicuramente non ci sono collegamenti con i “mostri” della mitologia greca. Per questo sono state formulate diverse ipotesi. A me è piaciuta molto la versione che la guida ci ha riportato. Infatti, secondo questa versione il nome Gorgona deriverebbe dalle “gorgonie” ovvero degli ondeggianti coralli simili ad un ventaglio che vivono sui fondali dei mari caldi;
  • L’Isola di Gorgona è stata menzionata da Dante nel Canto dell’Inferno della Divina Commedia dove il poeta narra delle vicende di Ugolino della Gherardesca;
  • Una pianta molto particolare che si trova sull’isola è il cocomero asinino. Una pianta rampicante che fa frutti verdi dalla forma ovale. Strizzandoli, il suo interno composto da liquido e semi fuoriesce con un forte getto. Il liquido interno non ha un buon odore!;
  • Nel 2011 è nata una collaborazione tra il carcere di Gorgona e i Frescobaldi per la realizzazione di un progetto sociale. Infatti, enologhi e agronomi Frescobaldi lavorano con i detenuti insegnando loro la viticoltura. Queste nozioni precise e preziose serviranno per crearsi un futuro una volta che avranno finito di scontare la loro pena. Infatti, alcuni dei detenuti istruiti per le attività in vigna, avranno un posto di lavoro nelle vigne dei Frescobaldi in terraferma;
  • Due piante predominano la particolare vegetazione dell’isola. La prima è il “Limonium gorgonae” (Limonio di Gorgona) ed è l’unica specie endemica protetta che si trova solo sulle rocce dell’Isola di Gorgona. E’ di colore verde con piccoli fiorellini bianchi che subisce facilmente variazioni di specie. L’altra pianta è il rosmarino dal profumo intenso che occupa buona parte dell’Isola, soprattutto dove la pineta non può prendere campo.
Cartello sull'Isola di Gorgona

Visitare l’Isola di Gorgona con un percorso trekking

Come anticipato l’isola di Gorgona è selvaggia e incontaminata e non esistono mezzi di trasporto. Visitarla a piedi con un’escursione guidata è sicuramente il modo migliore per conoscere questa incredibile isola.
Se sei interessato a questo tipo di escursione e vuoi conoscere qualcosa di più sull’Isola di Gorgona, allora ticonsiglio di leggere il nostro articolo sull’Isola di Gorgona.

Ilaria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto
Share via
Copy link